La mattina ti svegli,infreddolito nel tuo divano sudicio, ti alzi frastornato da una notte folle,di cui ricordi poco o niente.Ma nulla t'importa. Stappi la tua birra. Vorresti fare qualcosa per renderti la giornata diversa.Ma non ti viene niente nella tua mente. Pensi:"chissà sarò stato anchio formattato da questa falsa società,che ci rende inutili".Tutte parole sprecate.sorseggi la tua birra mentre ti arrotoli una sigaretta e continui a pensare a cosa fare.
di mio sono un bambagione, credo ancora nell'amore tenero e nel cazzo duro, opto spesso per la masturbazione, pratica desueta per sfigati e mi accanisco con ferale abnegazione nell'allenamento giornaliero. Amo le donne e spesso, per noia, per distrarre i neuroni dal più conformista balbettio, scrivo "porcate". Per dirmi basta. Per non tediarmi in ossute, mummificanti sorrisi da casalinga senza Kevin Costner, che si sa ama il clitoride della donna un po' sfiorita da FIORELLO e fiorellini.
Il jukebox passava money for nothing ieri sera al bar.Due tizi scazzottano propio ad un metro di distanza ,io seccato li mando a fare in culo e mi allonatano.Sti barboni ubriaconi che mi devono rovinare le poche ore di santa pace senza quella stronza che dice quello che devo fare;alcolizzato del cazzo,fallito,cannabinoide incallito,poveraccio e morto di fame,forse si è dimenticata che anch 'io sono un essere umano.Mi sa propio che se lo è dimenticato da quando mi hanno licenziato.
A volte pensi di conoscere le persone a fondo, di poter contare veramente su di loro, ma arrivati ad un certo punto ti risvegli e ti rendi conto che in fin dei conti niente sembra lo che pensi. Finalmente sono riuscita ad aprire gli occhi ed ad affrontare la dura realtà. Anche quelle solide rocche che pensavi indistruttibili si dissolvono sulle tue mani come argilla fresca, come i petali di un fiore appassito. In questo momento io mi sento un petalo di un fiore appassito. Le solide rocche su cui mi ero accoccolata gentilmente mi hanno fatto precipitare e crollare in un abisso profondo.
Fuma canne da venti centimetri e si è riempito la casa di bottiglie e lattine vuote. La birra sta fermentando sulla sua moquette piena di merda e polvere e terra e cenere. Si sbatte dal divano al letto. Ogni tanto una pisciata. Per staccare. Si fa una puttana che abita due piani sopra di lui. E lui, convinto che la fica può aiutarlo a starsene ontano per un bel po’ dalle pere, da quando ha smesso con la roba i pochi soldi che tira su li spende tra le sue lenzuola che puzzano di sperma, gli spermatozoi stecchiti di mezzo quartiere. Una galleria in cui sono passati in tanti. Lei sembra farlo più per pena. D’altronde, un cazzo in più o in meno, il risultato non cambia.
Arriva la sera come come in un vizio intorno alle sei Prendo per mano una festa danzante e l' accompagno Fino al mattino Prendo una sigaretta e poi un' altra ed un' altra ancora
Stanotte è dura...non riesco a dormire... Ho un demone che mi rompe il cazzo, mi martella la testa...l'ho creato io, sono le mie paure...fottute paure. Fottuto spirito di conservazione. Un amico buddista mi consiglia di non reprimerlo, di dargli spazio, ma cazzo, questo fottuto stronzo si è preso tutto il letto...cerca di buttarmi giù e ride come uno stronzo! Allora mi incazzo e gli fò: brutto pezzo di merda! Non solo mi rovini le serate, ma pretendi anche il mio letto, il mio sonno!
Noi che la gente la osserviamo da un metro da terra. Noi che la vita l’abbiamo bevuta alla goccia. Noi che danziamo barcollando sulle note di un’antica musica sconosciuta. Noi che paghiamo a caro prezzo la cruda verità e che facciamo ingrassare come porci i nostri ingrati carnefici.
O tu anima mia, fiore del male che con un colpo di coltello, esulcerasti questo cuore ormai stanco; tu che arrivasti, come uno stormo di diavoli, ad uccidere, lo sciocco ed infantile pensiero, violentando il mio spirito chino.
E’ buio girano i corpi tra le tombe La vendetta di un uomo Contro la sua libertà potrà essere ricambiata? Riuscirà il jack di quadri a riportargli il sorriso? O fù solo l’abbaglio di un giorno? Cuori la solitudine di una persona straniera, lei stessa Che riconosce il momento .... l’eternità.