Incontro una tizia, una mezza vacca che si crede una gran donna. L'approccio raccontandole una "favola". "Draculeggiando, storie di un uomo can/canino 1 Risveglio brusco, stamane, data Lunedì 17, gente mortifera fuori dalla finestra, indaffarata a far le compere, a "comprarsi", meglio me, Dracula, Principe delle tenebre, Spirito volteggiante, soffice-andante.
mi verso del vino ed arrivano senza che io li abbia evocati perchè quel vino un tempo l'ho condiviso con loro ed ora vengono a reclamarlo come loro diritto "nella tua memoria ci sono, e quel vino è il nostro vino!
Temo che il mondo non sia pronto ad ascoltare i veri pensieri di una donna, non una qualsiasi di me in particolare. Un uomo può parlare di cose vere come scopare nei cessi di un bar, vomitare nei cessi di un bar, fare a botte nei cessi di un bar. come il vecchio caro Buk che per chi lo sa apprezzare è un cazzo di genio. una donna no. perchè? per il nostro stramaledetto utero ecco il perchè!
Le persone migliori nascono nei posti peggiori, e si capisce perché si dice che l’altro mondo sia il luogo più meraviglio so di tutti: quasi tutte le persone che possono definirsi migliori si trovano lì.
Fiumi di alcol e raptus estatici, tempeste ormonali e sangue ancora caldo, la notte ci spalanca davanti strapiombi improvvisi, imprevisti curve danzanti, tornati imprecisi, vuoti a perdere.
... e sento scivolare il mio amore tra le tue mani come granelli di sabbia e perdersi nel deserto arido dell'assenza ... e sento svanire nel nulla l'immagine di me riflessa nei tuoi occhi e sparire nel buio della lontananza ... e sento evaporare il mio odore dalla tua pelle
io l'infame, consegnatomi al silenzio per liberare dal dolore con l'assenza e nel silenzio condannato, offeso da dubbi non propri, condannato ad essere "passato remoto" da vivo.
Como. Verso Natale. Odio il Natale. Ma Como, a Natale, pare più luminosa e dolce. L’aria è fredda. Ci ho messo un’ora e mezza per trovare parcheggio, ma eccomi qui. Mi carico sulla schiena un sacco di riso cinese da 10 kg e lo getto nel baule della macchina. A volte, per fare affari sicuri, occorre fare fatica. Ho preso anche una birra al negozio cinese. La apro con l’accendino, appoggiandomi alla mia auto. Mi decido a farmi una passeggiata. Le strade sono piene di gente. Tutte vestite coi cappotti lunghi. Hanno la faccia triste e grosse occhiaie. Incredibilmente, mi sento bella. Bellissima. Cammino nei miei stivaletti alti e neri sulle strade ciottolate, guardando di fronte a me. Il vento, leggero, mi passa sul volto. Respiro a fondo Como.
Lei giaceva nuda ed inerme, come un fiore prelibato, su cui scribacchiare orgasmi, volli penetrarla più e più volte, rischiando... mentre dormiva, raschiandola, ma tutto non avvenne, se fosse avvenuto mi avrebbe fatto la contravvenzione. Io non contravvengo mai ai miei desideri, semmai "intervengo" e soprattutto, sopra di lei, anzi, vengo.
Aprì gli occhi di colpo, non sapeva dove si trovava. Il soffitto della stanza era bianco, alto, senza lampadario, ma non riusciva a capire da dove venisse la luce.. Non che questo importasse molto.. non ricordava come mai si trovasse lì, ovunque fosse.. Improvvisamente ebbe dei ricordi, come se immagini della vita di qualcun altro gli fossero state “prestate”. Ricordava un cortile, tra i palazzi, grigi e tristi palazzoni di paese, cattedrali in un deserto di speranze industriali fallite, dimenticata testimonianza di miopia umana.
Mio padre, accarezza i cani in silenzio, Mia madre, seduta davanti al computer, in una dimensione parallela. Realtà costruita nella mente, avvoltoio che ne mangia i resti. Io, nella mia stanza, vorrei essere Bukowski o Fante, pieni di coraggio e di vita.